La prevenzione del carcinoma della cervice uterina

Vaccinazione (prevenzione primaria)
Il ruolo eziologico dell'Hpv nell'insorgenza dei tumori cervicali ha aperto la strada alla prevenzione primaria attraverso la vaccinazione. Al momento sono disponibili due vaccini preventivi contro l'Hpv (quadrivalente e bivalente).
Entrambi i vaccini sono indicati contro le lesioni genitali precancerose e cancerose della cervice uterina, della vulva e della vagina causati da Hpv 16 e 18. Il quadrivalente protegge anche contro Hpv 6 e Hpv 11, responsabili del 90% dei condilomi genitali. Entrambi i vaccini hanno mostrato un certo grado di cross-protezione anche verso altri tipi oncogeni di Hpv.
I vaccini sono stati valutati a partire dai 9 anni di età. Entrambi i prodotti inducono una risposta immune in oltre il 90% dei soggetti vaccinati e hanno mostrato un ottimo profilo di sicurezza. Per ambedue i vaccini ci sono studi che indicano la persistenza di anticorpi circa 9 anni dopo la vaccinazione, pertanto ad oggi non è indicato una dose di richiamo.

Pap test ed Hpv Dna Test (prevenzione secondaria)
Fino a poco tempo fa, l'unico modo per prevenire il carcinoma cervicale era attraverso il pap test.
Oggi esiste un'ulteriore possibilità di screening, attraverso l'Hpv Test. Si tratta di un test molecolare che ricerca il DNA di HPV ad alto rischio oncogeno. Esiste ormai una chiara evidenza che uno screening primario con test clinicamente validati per il Dna di Hpv oncogeni e con un protocollo appropriato è più efficace dello screening basato sul pap-test nel prevenire i tumori invasivi del collo dell'utero.