Endocervicoscopia, Microcolpoisteroscopia

Prof. Antonino Perino

Endocervicoscopia
Lo studio del canale cervicale ha un ruolo importante nell'ambito della prevenzione dei tumori del collo dell'utero; la colposcopia può valutare lesioni confinate perlopiù all'esocervice, mentre con lo speculum endocervicale si può esaminare solo la porzione inferiore del canale cervicale: è evidente che lesioni estese o situate più in alto possono sfuggire. Quindi una valutazione dell'endocervice si rende indispensabile nei casi in cui la giunzione squamocolonnare risale nel collo dell'utero.

Riteniamo sulla base della nostra esperienza che il canale cervicale possa essere studiato adeguatamente con l'endocervicoscopia, una nuova tecnica che può essere definita come una colposcopia dell'endocollo; infatti essa adotta i criteri diagnostici colposcopici mentre richiede, per la sua esecuzione, lo strumentario dell'isteroscopia. E' possibile una valutazione dell'esocervice, prima, e dell'endocervice, poi, fino all'istmo, completando infine l'indagine con isteroscopia; il tutto avviene nella stessa seduta e nel giro di pochi minuti. Come mezzo di contrasto, per evidenziare le eventuali lesioni tessutali, viene utilizzato l'acido acetico al 5%; in questo modo si ottengono quadri endocervicoscopici che sono del tutto sovrapponibili a quelli colposcopici. Si possono effettuare diagnosi accurate, anche con l'ausilio di biopsie guidate, per quasi tutte le patologie del canale cervicale.

Microcolpoisteroscopia
Tecnica diagnostica ideata da Hamou nel 1981, si avvale di un endoscopio di 4 mm di diametro che consente, dopo colorazione vitale, l'osservazione a contatto delle cellule superficiali dell'eso-endocervice, mediante un sistema di lenti che permette un ingrandimento da 20 a 150 volte: è utile per valutare morfologia e disposizione delle cellule superficiali dei vasi sanguigni, della giunzione squamo-colonnare; per confermare diagnosi sospette; per eseguire biopsie mirate e seguire nel tempo le lesioni già trattate.