Ecografia Ginecologica ed Ostetrica

Ecografia Ginecologica
L’esame ecografico dell'apparato genitale femminile rappresenta la semeiotica di base per lo studio di tutte le forme patologiche dell’apparato riproduttivo della donna. L’esame esplora l’utero, con la sua mucosa (l’endometrio), gli annessi e le ovaie. Tutte le forme patologiche di natura organica, dalle semplici affezioni infiammatorie fino alle neoplasie, sono apprezzabili con tale metodica.
E' inoltre uno strumento di notevole ausilio anche nei disturbi di ordine funzionale essendo in grado di valutare il grado di sviluppo e di maturazione dell’apparato riproduttivo e l’aspetto delle ovaie.

Si può eseguire:

  • - a vescica moderatamente piena utilizzando la sonda addominale che permette una visione completa dell'apparato genitale femminile.
    Questa metodica è consigliata alle donne che non hanno avuto rapporti sessuali completi.
  • - a vescica svuotata, per una osservazione accurata e minuziosa dell'apparato genitale femminile utilizzando una sonda interna transvaginale che non arreca alcun dolore.

L’esame ecografico in ginecologia trova pertanto applicazione in tutti i casi in cui sia necessario indagare sulle condizioni dell’utero e degli annessi ed in tutti i casi si lamentino disturbi oggettivi o soggettivi di natura ginecologica.

Ecografia Ostetrica
Nel nostro centro seguiamo le linee guida della S.I.E.O.G.(Società Italiana di Ecografia Ostetrico Ginecologica – Edizione 2010).
Pertanto, abbiamo preferito illustrare brevemente le ecografie in gravidanza e darvi la possibilità di visionare un filmato corrispondente ad una ecografia ostetrica eseguita durante la sedicesima settimana di gravidanza.



E' un'ecografia eseguita da un medico esperto dotato di uno strumento ad alta risoluzione con doppler colore e pulsato e sonda endo-vaginale, che consente di ottenere precocemente una serie di informazioni (sede della gravidanza, datazione, numero, corionicità, anatomia ecc.) utili per una corretta conduzione della gravidanza.

Quando si esegue
Tra 5° e 12° settimana di gravidanza.

Come si esegue
Per via transaddominale o se necessario per via endovaginale (la sonda, rivestita da una guaina cosparsa di gel, viene posizionata in cavità vaginale a contatto con il collo dell’utero).

Rischi
Nessuno.

Indicazioni
Inizialmente veniva indicata solo per le coppie a rischio (pregressa gravidanza extrauterina, abortività precoce, malformazioni ecc.), oggi è consigliata a tutte le pazienti perchè consente una diagnosi precoce di molti problemi fetali e per la valutazione della translucenza nucale e della presenza dell'osso nasale.

Possibilità diagnostiche
Durante l'esecuzione di questa ecografia è possibile:

  • Consentire la diagnosi precoce di vitalità dell’embrione mediante il rilievo del BCF e dei movimenti.
  • Consentire la corretta definizione dell’età gestazionale
  • Riconoscere precocemente le gravidanze gemellari e con certezza il numero di placente (la corionicità costituisce il fattore principale per la prognosi delle gravidanze gemellari)
  • Identificare precocemente e definire la sede di una gravidanza extra-uterina
  • Consentire la diagnosi precoce di un embrione non vitale o dell’assenza di un embrione
  • Consentire la diagnosi di malformazioni fetali maggiori (anencefalia, igroma cistico, difetti della parete addominale,assenza degli arti ecc.)
  • Selezionare le pazienti ad aumentato rischio di patologia cromosomica e di alcune malformazioni come le cardiopatie mediante il rilievo e la misura dello spessore della traslucenza nucale
  • Identificare fibromi definendone sede, volume, rapporti con la cavità uterina e vascolarizzazione
  • Identificare neo-formazioni uterine e annessiali

Attendibilità
L'accuratezza diagnostica dipende principalmente dal medico che la esegue, che deve essere specializzato nell'esecuzione quotidiana e costante di tali tipi di esami.

Tempi di risposta
Immediati e costituiti da referto cartaceo corredato da immagini ecografiche e da eventuale registrazione integrale dell’esame in DVD.


Translucenza nucale, Bitest, Osso nasale (Nasal Bone)

Che cosa sono?
La Translucenza Nucale é un accumulo transitorio di liquido nella porzione retronucale del collo del feto che si forma nelle prime settimane per poi scomparire attorno alla 14° settimana. L’esame consiste in un’ecografia eseguita da un medico esperto e possibilmente tra le settimane 11 e 14 di gravidanza.

Il BITEST è un prelievo di sangue materno che valuta il livello di due sostanze prodotte dalla placenta (l’ormone beta-hCG e la proteina PAPP-A).

L'Osso Nasale (Nasal Bone) consiste nella rilevazione ecografica della presenza o assenza dell'osso nasale; si effettua insieme alla misurazione della nucal translucency, nel primo trimestre di gravidanza. In caso di presenza dell'osso nasale, è evidente che si ha maggiore attendibilita' di normalita' all'esame, in caso di assenza invece si ha il rischio di cromosomopatia che aumenta di 30 volte.

Rischi
Nessuno


G-Test
E' un esame prenatale non invasivo che, analizzando il DNA fetale circolante nel sangue materno, valuta il rischio di aneuploidie fetali comuni in gravidanza, quali quelle relative ai cromosomi 21, 18, 13 e dei cromosomi sessuali (X e Y). Il test include anche l’opzione dell’analisi delle triploidie.
Durante la gravidanza, infatti, alcuni frammenti del Dna del feto circolano nel sangue materno. Il DNA fetale è rilevabile a partire dalla 5° settimana di gestazione. La sua concentrazione aumenta nelle settimane successive e scompare subito dopo il parto. La quantità di DNA fetale circolante dalla 9°-10° settimana di gestazione è sufficiente per garantire l’elevata specificità e sensibilità del test.
Il test viene eseguito mediante un semplice prelievo ematico della gestante, con un'età gestazionale di almeno 10 settimane. Per questo motivo è un test del tutto sicuro per la madre e per il feto.
Poi, tramite un’analisi complessa di laboratorio, viene isolato il DNA fetale presente in circolo nel sangue materno durante la gravidanza.

Viene eseguita dalla 19° alla 22° settimana di gestazione ed è, assieme all'ecografia del primo trimestre, il controllo più importante e complesso di tutta la gravidanza. Questa ecografia viene detta morfologica appunto perché è destinata a studiare la morfologia del feto per escludere, o accertare, la presenza di malformazioni.
La si esegue in questo periodo specifico per due ragioni:

  • 1. Il feto è nelle migliori condizioni per essere studiato, in quanto il rapporto fra le dimensioni del feto e la quantità di liquido amniotico è ottimale.
  • 2. Dopo tale epoca la Legge non permette l'interruzione della gravidanza anche se il feto fosse affetto da gravi malformazioni.

L'ecografia morfologica prevede la valutazione delle dimensioni del feto (biometria fetale), dell'impianto e della struttura della placenta, della quantità di liquido amniotico, della lunghezza funzionale della cervice uterina, ma fornisce soprattutto uno studio analitico di tutti i distretti anatomici esplorabili nel feto.
L'ecografista osserva il feto con la maggiore attenzione possibile, visualizzando anche gli organi interni.

Come facilmente si può comprendere tale esame dipende in misura quasi totale dall'esperienza e dalla capacità dell'operatore unitamente all'impiego di un ecografo di qualità elevatissima. Nonostante ciò non tutti i quadri patologici sono diagnosticabili in utero, e ciò dipende anche dall'ecogenicità della paziente (più aumenta lo spessore del pannicolo adiposo meno chiare saranno le immagini), dalla quantità di liquido amniotico e dalla posizione fetale.
L'esame ecografico consente di identificare dal 30% al 70% delle malformazioni maggiori e, pertanto, per i limiti intrinseci della metodica, è possibile che alcune anomalie anche importanti non vengano rilevate con l'ecografia.
Nel nostro Centro vengono utilizzati ecografi di ultimissima generazione e dotati di 3 e 4 D, considerati i migliori in assoluto per l'impiego nel settore ostetrico ginecologico.

Si esegue tra la 28° e la 32° settimana compiuta. Il periodo ottimale è dalla 30+0 settimana di gravidanza alla 32+6 settimana di gravidanza.
L’ecografia del terzo trimestre consente di:

  • controllare la regolare crescita di tutti i distretti fetali attraverso le principali biometrie (misurazione della testa, dell’addome e del femore)
  • escludere la presenza di anomalie evolutive non valutabili nel secondo trimestre
  • studiare la circolazione del sangue nel feto e nella placenta con tecnica color doppler (ecoflussimetria)
  • osservare la posizione del feto
  • valutare le condizioni della placenta e la quantità del liquido amniotico

L'esame ecografico del terzo trimestre ha l’ulteriore scopo di valutare nuovamente quelle parti dell'anatomia fetale già studiate nel secondo trimestre ed eventualmente di individuare quelle patologie il cui riconoscimento è difficile prima di tale epoca, ovvero quelle patologie evolutive (es.: idrocefalia, tumori, ernia diaframmatica, patologie cardiache, patologie ostruttive renali, etc.) che possono comparire in qualsiasi momento della vita del feto.

Eco Flussimetria Fetale

L'Eco Flussimetria Fetale è la più importante metodica oggi disponibile per valutare lo stato di salute intrauterino del feto. Consiste nell’analisi del flusso delle arterie ombelicali e delle arterie cerebrali medie: nei casi in cui si osservi una vasocostrizione ombelicale e una vasodilatazione cerebrale ci si trova davanti ad una condizione chiamata centralizzazione del flusso per cui la placenta non è in grado di ossigenare e nutrire adeguatamente il feto.